La bellezza del vivere, passioni di Piero Chiara

La mostra si concentra su alcuni nodi fondamentali dell’esperienza umana e letteraria di Piero Chiara (Luino 1913 – Varese 1986), poeta, giornalista, intellettuale e narratore fra i più amati del secondo Novecento italiano. La scrittura – prima e irresistibile vocazione di Chiara – si nutre dei succhi di innumerevoli altre passioni, coltivate per una vita intera e trasposte in pagine suggestive. Fra esse spiccano i viaggi, la buona cucina e il gioco, ovvero le carte e il biliardo, praticato con gusto nei fumosi caffè di una volta. Chiara fu un instancabile esploratore delle sue terre, dell’Italia più bella e della vecchia Europa, con una predilezione per Francia e Spagna, percorse in lungo e in largo negli anni Cinquanta, fra brasserie, corride e librai. A spingerlo era la medesima, bruciante curiosità che anima i suoi personaggi; ma in ultimo obbedì sempre al richiamo dell’alta Lombardia in cui era nato, fra laghi, monti e colline. Le medesime dinamiche governano il rapporto con il cibo: esperto gourmet, di casa in ristoranti di classe, Chiara fu al tempo stesso cultore delle pietanze semplici, delle ricette tradizionali, dell’armonia fra piatto e stagione, insensibile ai trionfi dell’esotico che nei suoi anni si celebravano anche in cucina.
 Organizzata dall’Associazione Amici di Piero Chiara, curata da Francesca Boldrini, Serena Contini e Mauro Novelli, l’esposizione (il cui titolo si ispira a un memorabile racconto dell’autore) restituisce questo universo e queste passioni con l’ausilio di cimeli, fotografie, libri, documenti provenienti dagli archivi del Comune di Varese, del Comune di Luino, della Fondazione Mondadori, da archivio privato Boldrini Cattaneo e da altri collezionisti. Accompagnano le vetrine pannelli esplicativi e un filmato, nel quale sono stati montati brani di interviste e film tratti dalle opere dello scrittore luinese. Torna così a risuonare, nelle sale del Castello di Masnago, la magnetica voce di quell’eccezionale affabulatore che fu Piero Chiara.

Tutte le info: www.premiochiara.it

La sede espositiva di Castello Masnago

È un complesso architettonico che ha subito interventi e ampliamenti diversi nel corso dei secoli. Alcune sue parti risalgono a epoche diverse: al Medioevo appartiene la torre; quattrocentesco è il corpo di fabbrica principale, famoso per i suoi splendidi interni affrescati; più recente, datata intorno al sei-settecento, è l’ala che ha reso la fortezza medievale più simile a una residenza signorile che a un edificio difensivo. Il Castello di Masnago è conosciuto soprattutto per i cicli di affreschi della Sala degli Svaghi e della Sala dei Vizi e delle Virtù, che furono scoperti nel 1938, vengono considerati esempi artistici di grande suggestione e raffinatezza e possono essere riferibili alla tradizione cortese del Gotico Internazionale, stile diffuso tra la fine del 300 e la metà del 400 nelle corti di tutta Europa e in Italia.

Il Castello di Masnago, aperto al pubblico nel 1990, è sede dal 1995 di alcune delle collezioni storico-artistiche permanenti dei Civici Musei di Varese: opere dei più importanti pittori lombardi moderni, esempi di arte secentesca e settecentesca e i maggiori protagonisti della contemporaneità.